Lavoriamo in ambito agricolo non solo per la vendita dei prodotti ma anche per conferire alle persone maggiore consapevolezza di quello che mangiano e consumano ogni giorno. I prodotti che si trovano in giro, in modo particolare i freschi come frutta e verdura, anche quando sono di stagione, hanno consistenze fuori dall’ordinario. Purtroppo sempre più prodotti di quelli che si trovano nel commercio al dettaglio, sono compromessi. Questo vuol dire che non hanno ricevuto una filiera agricola controllata, sono farinosi, insapore e talvolta realmente sgradevoli. Scegliere non è facile, per questo è bene avere una cultura sui prodotti agricoli per poterli selezionare accuratamente e capirne differenze e peculiarità. Partendo da frutta e verdura, guardando ad un prodotto comune come le mele, queste devono essere solide e lisce, ciò non vuol dire che devono essere perfette ma sicuramente adeguate, per non essere il frutto di prodotti cresciuti in serra o derivanti da aree molto lontane. Uno dei prodotti più richiesti dai clienti sono i carciofi, molto spesso però non sanno cosa vogliono, non conoscono le parti da eliminare e la stagionatura che va da marzo a maggio. Molti chiedono per sapere se i meloni sono buoni, potete controllare, l’incavo che si trova all’estremità se premuto deve risultare morbido, questo ci indica il livello di maturazione, se è tutto morbido vuol dire che è molliccio dentro e quindi troppo maturo. Lasciatevi guidare anche dagli odori, sono importanti. Come devono essere le carote? Queste devono avere un colore brillante e una consistenza estremamente rigida. Imparare a leggere tutti questi dettagli è importante perché offre la capacità di valutare autonomamente un prodotto e quindi anche di acquistare quello più idoneo. L’agricoltura è uno dei settori chiave in Italia tuttavia è anche uno di quegli ambienti complessi che ha conosciuto il ruolo predominante delle grandi aziende a discapito delle piccole realtà. Negli ultimi anni la tendenza però è cambiata, da uno sviluppo e boom di prodotti pronti, i cittadini hanno fatto marcia indietro, comprendendo quanto sia importante essere informati su quello che si mangia e anche sull’acquisto diretto e consapevole dei prodotti a km 0 quindi che hanno una filiera corta. È importante non solo per i privati ma anche per i ristoratori, per chi lavora nell’accoglienza e per tutti coloro che vogliono promuovere uno sviluppo sano e consapevole.